Se un paziente non in grado di pulire i propri denti, nessun dentista può farlo per lui.


Martin H. Fischer

Igiene e profilassi dentale

L’igiene e la profilassi dentale costituiscono un punto di riferimento fondamentale quando si parla della salute del cavo orale in generale.

Si tratta di manovre che devono essere concretizzate prima di tutto a casa dal paziente che, attraverso l’uso corretto dello spazzolino da denti, fa in modo che i denti e le gengive siano al massimo della loro pulizia.

Per riuscirci è necessario effettuare due movimenti principali: quello verticale dalla gengiva al dente, e quello antero-posteriore e laterale quando invece ci si concentra sulla pulizia delle superfici occlusali.

Quando si discute di igiene e profilassi dentale è bene ricordare anche che lo spazzolamento non deve essere effettuato subito dopo aver finito di mangiare (qui spesso si tende a insegnare un approccio sbagliato ai bambini).

Per quale motivo? Per il semplice fatto che, soprattutto se sono stati assunti degli alimenti acidi, è forte il rischio d’indebolire lo smalto. Un altro consiglio molto importante per mettere in atto una profilassi corretta e una pulizia del cavo orale completa è l’igiene della lingua, che dovrebbe essere passata con appositi strumenti senza utilizzare il dentifricio.

Altri alleati dell’igiene e della profilassi dentale sono il filo interdentale e il collutorio, che non sostituiscono in alcun modo le operazioni da effettuare con spazzolino e dentifricio ma aiutano a eliminare i residui di cibo e ad avere un alito fresco.

Durante i controlli periodici dal dentista si possono mettere in atto specifiche operazioni d’igiene e profilassi dentale pulendo i denti con l’apposita pasta. Sempre in questi momenti, lo specialista si dedica anche alla pulizia delle otturazioni.

Le fasi di cura dell’igiene e della profilassi dentale sono caratterizzate anche dalla rimozione delle pigmentazioni frutto dell’accumulo di tartaro, ma anche di macchie di caffeina o di nicotina.

In casi di questo tipo si procede in maniera abbastanza rapida. La situazione si fa più complessa quando le pigmentazioni sono frutto di alterazioni della struttura del dente nella fase del suo sviluppo. Da non dimenticare sono anche le operazioni di applicazione del fluoro.

Perché vengono effettuate? Perché questo elemento agisce su due fronti, ossia sulla componente minerale del dente e sui batteri della placca.

Il fluoro in gel costituisce una soluzione molto valida quando si parla di igiene e profilassi dentale per i pazienti considerati particolarmente a rischio di carie.

Il fluoro è utilizzato anche per materiali da ricostruzione, come per esempio i cementi vetroionomerici, fondamentali per le ricostruzioni.

Tornando a parlare d’igiene e di profilassi dentale in sé ricordiamo l’importanza delle sigillature, che consentono di prevenire la formazione di nuove carie nei denti di pazienti di qualsiasi età, ai quali viene applicata su molari e premolari una resina fluida che rilascia fluoro.


Per lavarsi i denti in modo corretto occorrono minimo due minuti, mentre molti adulti lo fanno per un lasso di tempo più breve. Per lavare correttamente i denti potete provare a cronometrarvi ed effettuate movimenti delicati, brevi, stando molto attenti alla linea delle gengive, a raggiungere i denti posteriori e le zone intorno alle otturazioni, alle capsule o altre ricostruzioni. Per una corretta pulizia: - Pulite la superficie esterna dei denti superiori, poi quella dei denti inferiori; - Pulite la superficie interna dei denti superiori, poi quella dei denti inferiori; - Pulite la superficie masticatoria; - Per un alito più fresco spazzolate anche la lingua.

Posizionate lo spazzolino inclinandolo di 45 gradi contro il margine gengivale e spazzolate o ruotate allontanandovi dal margine stesso.

Allo stesso modo spazzolate delicatamente la superficie interna di ogni dente.

Spazzolate delicatamente la lingua per rimuovere i batteri e rinfrescare l’alito.


Spazzolini con la testina piccola sono preferibili poiché possono raggiungere più facilmente tutte le zone della bocca, inclusi i denti posteriori. Per molti lo spazzolino elettrico è una buona alternativa, può pulire meglio i denti, soprattutto per coloro che hanno difficoltà a lavarsi i denti in profondità o che hanno una limitata destrezza manuale. Perché e come usare il filo interdentale? Un uso corretto del filo interdentale rimuove placca e particelle di cibo dove lo spazzolino non arriva facilmente (sotto il margine gengivale e tra i denti). L’uso quotidiano del filo interdentale è altamente raccomandato poiché la placca che si accumula può causare la formazione di carie e disturbi gengivali. Per ottenere il massimo risultato dall’uso del filo interdentale, seguite i seguenti suggerimenti: Cominciate con circa 45 cm di filo, arrotolate gran parte del filo al dito medio di ogni mano lasciando qualche centrimetro con cui lavorare; Tenendo il filo tra il pollice e il dito indice, fatelo scivolare delicatamente su e giù tra i denti; Curvate delicatamente il filo intorno alla base di ogni dente assicurandovi di andare al di sotto del margine gengivale. Non forzate o colpite il filo poichè questo potrebbe tagliare o ferire il delicato tessuto delle gengive; Passando da un dente all’altro, usate una nuova sezione di filo; Per rimuovere il filo, usare il movimento avanti-indietro;

Usare circa 45 cm, lasciando un paio di centimetri con cui lavorare.

Seguire delicatamente le curve dei denti.

Assicuratevi di pulire sotto la linea delle gengive evitando di colpirle.

 

Dallo spazzolino da denti si capiscono un sacco di cose, io per esempio non mi fido di quelli che usano le setole dure.


Comeprincipe, Twitter

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